Il colore nelle culture e nelle religioni
Per quanto i colori abbiano una valenza psicologica universale di fondo, le differenti culture hanno conferito alle diverse tonalità significati e connotazioni anche molto diverse tra loro. Vediamone alcune.
Cristianesimo
Bianco: verità assoluta, fede, purezza, inizio di una nuova vita.
Nero: notte, inferi, morte, lutto.
Verde: castità, speranza; ma anche follia, tentazione, degrado morale.
Blu: viene associato a Maria; castità, buona reputazione lealtà, saggezza.
Giallo: luce, fonte di vita
Rosso: colore associato ai Serafini, alla passione di Gesù e al sangue versato.
Porpora: amore per la verità, regalità.
Viola: penitenza, conversione, attesa.
Buddismo
I colori sono associati a un’Illusione (valenza negativa) che può trasformarsi nella relativa Virtù.
Bianco: dall’ignoranza alla conoscenza della realtà.
Nero: notte, caos; ma questo caos è necessario perché è da qua che parte la creazione. Le divinità terrifiche del caos e dell’ignoranza possono trasformarsi in risveglio: il male non viene annientato ma trasformato.
Giallo: (ha la stessa valenza dell’arancione, come se fossero sfumature dello stesso colore). Orgoglio che può trasformarsi in saggezza sulla propria identità. Anticamente gli abiti dei criminali erano di questo colore e Buddha lo scelse per rappresentare la propria umiltà e separazione dalla società. Oggi è simbolo di rinuncia ai desideri, rappresenta radicamento e imparzialità, non-attaccamento.
Blu: dalla rabbia alla saggezza, devozione e spiritualità.
Turchese: le pietre usate per i mala purificano i peccati, e sono associate alla guarigione.
Verde: dalla gelosia alla saggezza, autorealizzazione, giovinezza, dinamismo e azione.
Rosso: dall’attaccamento al potere e passione, alla saggezza del discernimento; questo colore è spesso usato per dipingere gli edifici sacri ed è considerato di buon auspicio.
Induismo
Le caste sono state ufficialmente abolite, ma di fatto la vita quotidiana continua come se fossero ben presenti.
Bramini: bianco (luce e purezza).
Guerrieri o Governanti: rosso (energia e passione).
Mercanti e Artigiani: giallo (colore della terra).
Servitori: nero (colore dell’oscurità).
Intoccabili (pulizia delle strade e professioni impure): non sono nemmeno associati ad un loro colore poiché sono considerati invisibili.
Il Feng Shui indiano (Vatsu)
Bianco: purezza, sacralità.
Nero: oscurità, depressione.
Rosso: vitalità, forza, energia.
Giallo: attività mentale, scaccia la paura.
Verde: rigenerazione, crescita, calma.
Blu: colore del cielo, ispirazione, fortuna, doti artistiche, femminilità.
Viola: colore spirituale collegato al potere.
Arancio: sacralità del fuoco, saggezza, beatitudine.
Grigio: neutralità.
Islam
Bianco: illuminazione interiore.
Nero: assenza di speranza.
Rosso: colore della vita, rappresenta 2 significati opposti che riguardano la polarità maschile/femminile, luce/buio, ecc…
Azzurro: disgregazione della materia, trasformazione della realtà in immaginazione.
Giallo oro: comunicazione ed espansione.
Verde: colore del Paradiso e dell’eternità, conoscenza e immortalità.
Come abbiamo visto nel precedente articolo (clicca su: Perché preferiamo un colore ad un altro? ) le culture, le religioni, le connotazioni date alle varie tonalità dalla società, dai media e dalle pubblicità, possono influire sulla nostra preferenza di un colore piuttosto che un altro.
Ricordiamo che il significato psicologico che ci porta ad amare una tinta o disapprovarne un’altra in certi casi è correlato al significato dato dalla nostra cultura di appartenenza, in altri casi è completamente separato da essa.
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